RIFUGIO / studio 01
Rifugio è un progetto abitativo-performativo che gioca con l'intimità tra lo stare in casa e lo stare in scena, tra l'introspezione e l'esposizione, tra lo spettacolo e il quotidiano. Rifugio è una scenografia del quotidiano che sonda i confini tra le nostre chiusure e aperture. Un rifugio a sua volta, che, nella sua apertura diventa casa, nella sua nudità diventa scena, nel suo stare diventa invito e cambiamento. Rifugio è sia un confine che la sua sparizione. Nato da un'idea di Michele Bandini e Maël Veisse, Rifugio è un progetto ibrido tra architettura e teatro, che prevede l’utilizzo di una struttura in legno come spazio di abitazione e spazio scenico. Rifugio è un luogo fisico, una stanza, di per sé spazio e gesto performativo nel suo allestimento, ma anche luogo di un’azione scenica, spazio pubblico e di intimità, luogo di fuga e incontro, di riparo e separazione, è un interno aperto all’esterno, luogo di un attraversamento da fuori a dentro, da dentro a fuori.
MICHELE BANDINI/MAËL
MICHELE BANDINI autore, attore, regista, laureato in filosofia. Ha lavorato con Marco Martinelli, Maurizio Lupinelli, Gigi dall’Aglio, Butch Morris, Marco Paolini. È il co-fondatore della compagnia Zoe prodotta dal Teatro Stabile dell’Umbria. Collabora come artista con Santarcangelo Festival dei Teatri dal 2014, con il Teatro Delle Albe dal 2000. Ha partecipato come attore a radiodrammi per Radio Due Rai e per RTSI Svizzera. Ha scritto e realizzato spettacoli e installazioni sonore.
MAËL VEISSE nato a Metz (Francia), studia belle arti presso l'École des beaux arts de Nancy come uditore e architettura presso l'École d'architecture de Nancy e la Facoltà di Architettura di Ferrara. Lavora come architetto-artigiano sia per privati che per progetti pubblici. Disegna e costruisce forme e oggetti per sperimentare l'abitare, dal mobile alla casa. Collabora con Viaindustriae fino al 2017. Nel 2014 è a Santarcangelo Festival con il progetto Disordini Ordinati. Collabora con la compagnia DOM con progetti tra teatro e architettura.