Nata a Ginevra nel 2006 su impulso del contrabbassista Vincent Bertholet, l'ORCHESTRE TOUT PUISSANT MARCEL DUCHAMP è inizialmente un sestetto ("un gruppo rock con marimba" lo definisce Bertholet) il cui nome intende omaggiare le orchestre africane (che spesso, un pò pomposamente, si autodefiniscono onnipotenti) e l'arte dada, fondendo così spirito terzomondista ed ecologista ed una programmatica ritrosia a schemi, convenzioni ed etichette di genere.
E' nel 2016, in occasione dei dieci anni del progetto, che arriva la decisione di allargare la band al formato XXL. Nel corso del tempo la line-up si stabilizza a 12 elementi: doppia sezione ritmica, contrabbasso, due marimba, violoncello, violino, fiati, chitarre. Tutti cantano. Il loro ultimo disco "We're ok but we're lost anyway" è menzionato anche da Gilles Petterson come una delle cose migliori uscite lo scorso anno.
Nelle descrizioni gli elogi e i riferimenti si sprecano: The Ex, Stereolab, fanfare di New Orleans, orchestre poliritmiche africane, minimalismo e spiritual jazz. Ma è dal vivo che questo collettivo, elastico e inafferrabile, cattura e avvince, sfodera una creatività senza pari e fa gridare al miracolo, soprattutto in tempi asfittici e soffocanti come questi: ritmiche irresistibili, brani dall'incedere circolare che crescono in un tripudio di armonie, timbri e colori, testi graffianti, surreali e poetici, un melting pot sonoro che con precisione inesorabile fa muovere e commuovere, ballare ed emozionare, in un colpo solo!